Medvedev e Sabalenka sulla squalifica di Sinner
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Direttore: Alessandro Plateroti

Medvedev e Sabalenka sulla squalifica di Sinner: dubbi e paure nel tennis

Jannik Sinner

Medvedev spera che il caso Sinner crei un precedente, mentre Sabalenka esprime timori sulle squalifiche per doping.

Il mondo del tennis professionistico è scosso dalla recente squalifica di Jannik Sinner, inibito per tre mesi dopo un accordo con la WADA (Agenzia Mondiale Antidoping). L’episodio ha sollevato numerose discussioni tra gli atleti, portando a riflessioni sulle regole e sulla gestione dei casi di doping.

Jannik Sinner
Jannik Sinner

Medvedev: “Spero sia un precedente”

Durante una conferenza stampa tenutasi a Doha, dove è impegnato nel torneo ATP, il russo Daniil Medvedev ha espresso il suo punto di vista sul caso Sinner. Il numero quattro del mondo non ha nascosto alcune perplessità sul modo in cui si è conclusa la vicenda.

“È un argomento su cui si potrebbe discutere per ore, è un argomento politico, per cui tutti hanno un’opinione”, ha dichiarato Medvedev. “Non voglio dire molto a riguardo, ma spero che nelle prossime occasioni possa succedere lo stesso. Magari la WADA possa cominciare una trattativa con i giocatori, così che se loro ti vogliono dare due anni di squalifica, tu puoi rispondere che vorresti soltanto un mese”.

Il russo ha poi aggiunto: “Spero che tutti possano avere lo stesso trattamento, che questo di Sinner rappresenti un precedente e che tutti possano fare lo stesso. Altrimenti rischia di diventare una situazione strana. Quindi spero che tutti si possano difendere al meglio”.

Infine, Medvedev ha sottolineato l’importanza della difesa legale nei casi di doping: “Ovviamente di mezzo ci sono gli avvocati, non è di certo Jannik che ha parlato con i responsabili della WADA. Ovvio che avere i migliori avvocati è un vantaggio, ma questo non riguarda soltanto il mondo del tennis. Mi auguro che tutti abbiano il diritto di essere rappresentati al meglio. È l’unica cosa che mi auguro, perché se fosse permesso soltanto a lui sarebbe un brutto segnale. Invece potrebbe essere positivo nel momento in cui crea un precedente per tutti”.

Sabalenka: “Sono spaventata”

Anche la numero uno del mondo Aryna Sabalenka, impegnata nel torneo WTA di Dubai, ha parlato del caso Sinner, esprimendo una forte preoccupazione per il clima che si sta creando nel circuito.

“Io ormai ho paura, sono spaventata”, ha ammesso la tennista bielorussa. “Prima non facevo attenzione se lasciavo il mio bicchiere d’acqua incustodito, quando magari andavo in bagno in un ristorante, ma ora vi assicuro che non berrò più dallo stesso bicchiere”.

Sabalenka ha poi spiegato le sue paure in merito alla possibilità di contaminazione accidentale: “Si inizia a pensare che qualcuno potrebbe aver usato una crema con una sostanza proibita e te la possa trasferire, e quindi potresti risultare positiva. Ti attaccheranno e non ti crederanno. Questo sistema diventa troppo spaventoso, non so come potrei fidarmi”.

Le parole di Medvedev e Sabalenka riflettono una crescente preoccupazione tra i tennisti professionisti riguardo alle regole antidoping e ai loro effetti sulle carriere degli atleti. Il caso Sinner, oltre alla sua specificità, potrebbe quindi rappresentare un punto di svolta per il futuro delle normative nel tennis.

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ultimo aggiornamento: 16 Febbraio 2025 17:32

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